REGOLE EDUCATIVE FONDAMENTALI
Educare un cane significa insegnargli a convivere nel nucleo famigliare senza creare disagi e se possibile socializzare con altri suoi consimili e persone estranee.
E’ indispensabile stabilire a priori quale debba essere il rapporto gerarchico. E’ per questo che egli cercherà nel rapporto di branco / famiglia, la figura del capo-branco quale punto di riferimento.
L’importanza di questa figura la deve assumere il proprietario, per il quale il cane, riconosciuta la sua autorità, sarà disposto ad accettare gli ordini e le regole da lui impartite.
Educare un cane non significa sottometterlo e nemmeno opprimerlo, L’educazione dev’ essere impartita nel giusto modo e se deve essere rimproverato, ciò va fatto nel momento in cui il cane è in grado di collegare l’azione commessa con il rimprovero ricevuto.
La comunicazione e la convivenza con l’essere umano deve essere per lui un piacere, lo stesso che egli è in grado di concedere a noi negli spazi di tempo in cui riusciamo a dedicargli.
In caso di incomprensioni dovute a sue manifestazioni per noi a volte inspiegabili, non dovremo assolutamente accanirci su di lui.
Egli ha per natura molta più sensibilità dell’essere umano e ciò l’ha dimostrato si dalle sue origini, è perciò che anche un solo momento di ira nei suoi confronti, potrebbe compromettere quanto maturato nei nostri confronti sino a quel momento.
Un cane, grazie all’obbedienza e alla sua fedeltà, se rispettato in queste sue doti naturali, può
trasformarsi in una fonte di sicurezza per tutta la famiglia. Possedere un cane educato non è cosa da poco.
Tutti i componenti del nucleo familiare devono concorrere alla sua educazione intervenendo in maniera omogenea ed equilibrata evitando situazioni di preferenza tra il permissivismo e l’autorevolezza in casi di azioni ove il cane debba essere correttamente richiamato al rispetto delle regole.
Violando tali principi, si provocherebbe nel cane solo un senso di ansioso disorientamento educativo.