L’ AGGRESSIVITA’
Coloro che non posseggono la capacità di controllo sul proprio cane, possono rientrare in alcune categorie più esposte a rischio di aggressione a persone accompagnate dal proprio cane; persone anziane soprattutto se diversamente abili e costrette all’utilizzo di supporti ortopedici come un bastone o stampella, bambini per la loro spontanea esuberanza e attrazione per gli animali, persone in attività di trekking, mezzi in movimento ecc….
Tipologie aggressive
Dovendo semplificare il più possibile l’analisi del comportamento di aggressività, questo viene classificato in sole due categorie in funzione dei movimenti del cane e della persona vittima di un morso.
Si distinguono in:
Aggressione difensiva / reattiva:
Il cane mostra nervosismo e reagisce quando la persona si dirige verso di lui.
L’aggressione difensiva / reattiva appare a volte solo un blaff intimidatorio e quindi di facile soluzione. Sarà sufficiente disinteressarsi del cane evitando di correre o gesticolare in quanto è sufficiente non andare verso di lui.
Aggressione offensiva:
II cane si dirige verso la persona con atteggiamento aggressivo.
Nell’aggressione offensiva il rischio è notevolmente più alto in considerazione che l’iniziativa parte dall’istinto dell’animale.
Prevedere l’aggressione
Qualunque sia il fattore scatenante il comportamento di aggressione, è importante determinare se la persona a rischio sia in grado di prevedere l’attacco.
I criteri sono rappresentatati da:
Aggressione prevedibile:
Il cane effettua una fase di minaccia identificabile e comprensibile dai seguenti atteggiamenti:
Ringhia, abbaia, adotta una postura “rigida” avanzando e arretrando a semicerchio con gesti di sfida la quale precede la fase di attacco.
La fase di minaccia può permettere alla persona a rischio di tentare di evitare l’aggressione
volgendo immediatamente le spalle e lo sguardo altrove.
Aggressione imprevedibile:
Rappresenta la fase aggressiva è immediata senza alcun preavviso.
Intensità del morso
Sono identificabili diversi tipi di morso caratterizzati da un indice di gravità e sono:
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il cane afferra la vittima con la bocca senza lasciare alcuna traccia;
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il cane morde con i soli incisivi (ferita: livido, ematoma);
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il cane utilizza un morso controllato (ferita: ematoma);
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il cane morde mantenendo la presa (ferita: perforazione dell’epidermide);
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il cane morde in modo forte e tenuto (ferita: lacerazioni muscolari);
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il cane morde dovuto a seguito di un comportamento di aggressività predatoria (ferita: smembramento).
Tipicità dei morsi
Un cane che effettua un morso multiplo è più pericoloso di un cane che realizza un morso singolo perché egli rappresenta un soggetto che tendenzialmente, dopo l’aggressione, si mantiene a distanza dalla sua vittima con l’intento di ricaricare.
Allo stesso modo, un cane che “mantiene la presa” provoca delle lesioni più profonde ma tende ad allontanarsi dopo l’aggressione.